giovedì 23 aprile 2009

L’AMORE ASTRALE




«Che io possa baciarTi una sola volta col bacio della
mia bocca; che i miei occhi incontrino quegli adamantini
e magnetici raggi degli occhi Tuoi e che essi mi innalzino
a volo. Che nessuno mi scorga, né creatura alcuna
mi distragga, né spii, ma che Tu solo mi parli e io
Ti parli».
Chymica Vannus



“Fanciullo del sogno”, io ti ritrovo finalmente e mi affretto a descriverti, come meglio posso, le mie nuove impressioni.
Quale trasformazione si è operata nel mio essere: quando in altra “fase” ebbi la felicità di comunicare
con un’anima incarnata dovetti prima perdere nel turbine astrale le particelle di materia che si era inevitabilmente
a me attaccata. Da ciò ebbi una sofferenza che sopportai coraggiosamente, come sopporterò
quella che mi apporterà la mia nuova “conversazione”; poiché il sacrificio è legge divina in tutti i mondi e
l’Amore mi ha insegnato a cercare il sacrificio.
Ho amato e l’anima sorella che si è sacrificata per me mi ha permesso di afferrare alcune alte intuizioni
trasformate in mia coscienza-esperienza che potrei rivelare a tutte le sorelle e fratelli, così come a
tutti miei simili, ma sempre secondo richiesta.
La mia evoluzione era lenta e la mia luce era sempre poco intensa quando vidi apparire dinanzi a
me un essere il cui raggiante e puro chiarore mi riempì di timore e di ammirazione: la mia “Intelligenza Interiore
Divina”. Un sentimento sconosciuto si desta allora in me e io proietto verso questo essere un raggio carico
d’ardenti desideri; ma i miei sforzi sono vani e una volontà molto dolce ma più forte della mia si oppone
alla mia azione. Poi improvvisamente la visione meravigliosa scompare e io sento: «sappi meritare l’Amore
dell’anima sorella».
L’Amore, Idea nuova per me in questo mondo astrale, potrò io mai meritarlo? E nell’impossibilità di
rivedere l’essere strano, la cui dolce volontà paralizzava tutti i miei sforzi, evoco alla Luce l’immagine del mio
desiderio e del mio dolore. Di fronte a me turbina una parte della mia Luce e questa Luce prende forma: vedo
nascere una creatura meravigliosa che contemplo con tutta la mia ammirazione: «O mia Idea, o mio Fanciullo,
quale potenza è la mia che mi permette di crearti così bella. Ma l’oscuro Destino taglierà il filo dei tuoi
giorni da questa sera e forse mai l’Amore ritornerà a permettermi di concepirti così radiosamente splendente,
tu mia Idea, tu il Fanciullo più bello dei miei sogni. Va verso di LEI, cerca la sua Luce e portale le mie sofferenze
e tutte le mie speranze».
Obbedendo, la mia Idea vivente sparisce all’istante e io penso a Lei che mi deve rivelare, se degno,
i misteri dell’Amore divinizzato. Un’armonia molto dolce sale verso di me: ecco la SUA Luce PROPRIA
racchiudere coi suoi fuochi splendenti la mia Creatura che avanza verso di me. Poi la SUA voce: «che la mia
Luce si fonda nella Tua per immortalare la tua bella Idea, o mio Amore, o povero essere abbandonato». Essa
comparve e la Natura si illuminò dei lampi della “nostra” gioia!
Allora seppi che l’Amore di una donna rende immortali le Idee viventi create dai nostri desideri e
dalla nostra volontà.
E quando, in un lampo di Fede, un’anima della terra, artista, sapiente o poeta, amante coi suoi desideri
il “nostro” mondo, quando passando attraverso i turbini dell’Oceano astrale, il suo richiamo e la sua
preghiera salgono fino a noi, È un’idea vivente, figlia del nostro Amore che va a illuminare il genio dell’uomo
terrestre e che diviene l’IDEALE che egli deve realizzare sulla Terra nemica e perfida.
Questo è il grande mistero della nascita del vostro Genio dovuto al nostro Amore. “Fanciullo del
nostro sogno” riporta le mie parole ai tuoi fratelli: prega, lavora, spera e presto ritornerò, poiché ora vado a
purificarmi in sofferenza.
Eiael
http://www.accademiahermeticagiulianokremmerz.net/

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