domenica 26 settembre 2010

da " Il Manuale del Guerriero della Luce"




Il Guerriero non tenta di sembrare, egli è.
Conosce il proprio valore e non lotta mai
con chi non merita l'onore del combattimento.


Il guerriero della luce ha appreso
 che Dio si serve della solitudine 
per insegnare la convivenza.
Si serve della rabbia per mostrare 
l'infinito valore della pace.
Si serve del tedio per sottolineare l'importanza 
dell'avventura e dell'abbandono.


Dio si serve del silenzio per fornire un insegnamento sulla responsabilità delle parole.
Si serve della stanchezza perché si possa comprendere il valore del risveglio.
Si serve della malattia 
per sottolineare la benedizione della salute.




Dio si serve del fuoco 
per impartire una lezione sull'acqua.
Si serve della Terra 
perché si comprenda il valore dell'aria.
Si serve della morte 
per mostrare l'importanza della vita.





Esiste un residuo emotivo: 
esso viene prodotto nelle officine del pensiero. 
E’ formato dai dolori ormai passati, 
che adesso non sono più di alcuna utilità. 
E’ costituito dai cauti provvedimenti che hanno avuto un’importanza in passato,
ma che nel presente non servono a niente. 


Il guerriero ha inoltre i suoi ricordi,
ma riesce a separare quello che è utile 
da ciò che non è necessario:
egli si libera del proprio residuo emotivo.


Paulo Coelho

2 commenti:

Anonimo ha detto...

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ecoluna ha detto...

Meraviglioso Coelho :)